IL PIEMONTE E…LA QUOTA NEVE
Siamo
a fine novembre e, da questo periodo fino alla fine di marzo, all’approssimarsi
di una perturbazione scatta il toto-neve. C’è chi lòa vede in pianura, chi la prevede solo dai
Naturalmente
non tutte le Alpi vedono una quota neve uniforme e anche in ogni regione ci
sono spesso delle sostanziali differenze; analizzando il Piemonte, si scopre
che la quota neve è circa
Ma
dicevamo del cuneese: con quali correnti questa zona vede maggiori probabilità
di eventi nevosi? Sembra strano ma con lo scirocco. Questo è dovuto al fatto
che lo scirocco non riesce a penetrare in Val Padana
e arrivare fino al cuneese, per cui questa provincia rimane sempre ai margini
di questo vento, senza essere risparmiata dalle precipitazioni. Con lo scirocco
le termiche in quota naturalmente subiscono un rialzo, per via dell’aria di
matrice subtropicale in arrivo con queste correnti, ma come detto prima il
basso Piemonte rimane ai ripari.
Supponiamo
di avere a quota
Se
a
In
conclusione, quando si parla di quota neve, il cuneese dovrebbe essere
considerato sempre a parte, perché è veramente una zona più unica che rara,
sempre pronta ai miracoli in caso di scirocco. A riguardo ecco alcuni esempi di
“nevicate impreviste” che hanno interessato il basso Piemonte:
27
aprile 2009 – Con la +5 nevicò sulla pianura cuneese e ad Aosta, dopo l’alluvione.
2
gennaio 2012 – Dopo una giornata uggiosa nel pomeriggio inizia a nevicare su
tutto il basso Piemonte con accumuli di 1-
10
novembre 2012 – Mentre sul resto dell’arco Alpino pioveva fino a
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